Dopo il tormentone estivo, relativo al rinnovo del contratto in scadenza, il giovane e talentuoso portiere “Gigio” Donnarumma, assistito da Mino Raiola, torna a far discutere per alcune presunte esternazioni a dir poco eccentriche.
A scatenare le ire, e talvolta l’ironia, dei tifosi sarebbe una presunta affermazione attribuita al portiere del Milan, complice il momento negativo della squadra rossonera.
Bisogna premettere che Gigio Donnarumma, lo scorso luglio, dopo lunghissime trattative, aveva firmato un quadriennale contratto di rinnovo con il Milan, da 6 milioni di euro netti a stagione, cui si aggiungeva una clausola rescissoria da 70 milioni di euro.
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il baby talento vorrebbe ora annullare il contratto con il club rossonero. La motivazione addotta sarebbe l’aver firmato “sotto violente pressioni psicologiche“.
Da qualche settimana lo studio legale del Milan starebbe ricevendo numerose mail da parte dell’avvocato Rigo, consulente di Mino Raiola, nelle quali si chiede la risoluzione entro la prossima estate; il motivo starebbe proprio nella presunta violenza morale subita da Donnarumma. La chiave è l’articolo 1435 del codice civile: se dimostrata, la violenza morale determina l’annullabilità del contratto.
Da parte sua il club non appare preoccupato, convinto che il giocatore (che ha smentito ogni sorta di coinvolgimento) sia ben conscio di dover rispettare il sontuoso contratto sottoscritto, accusando il procuratore Raiola di stare speculando sul momento negativo del club.
Sul web impazzano intanto gli sberleffi, come “Dollarumma” o “Raiola vorrebbe annullare il contratto di Donnarumma col Milan a causa di una violenza psicologica. Gli avevano puntato sei milioni alla tempia” (Unfair Play).
Voi cosa ne pensate, vorreste una violenza psicologica da 6 milioni di euro?
